Consiglio comunale aperto dedicato al viaggio ai campi di sterminio

  • Stampa

 

Un nostro studente - relatore

Si è svolto venerdì 25 maggio 2018 alle 15,30, nePalazzo Comunale di San Miniato, il consiglio comunale aperto dedicato al “Viaggio nella memoria” , il pellegrinaggio di un gruppo di ragazzi delle scuole medie inferiori e superiori del comuneai campi di concentramento e sterminio di Dachau, Ebensee, Gusen, Harteim, Mauthausen, realizzato all’inizio di maggio. Sono intervenuti il sindaco, Vittorio Gabbanini, la vicesindaco, Chiara Rossi, l’assessora Marzia Fattori, Laura Geloni e Massimo Fornaciari dell’ANED(Associazione Nazionale Ex-Deportati), S.E.R. monsignor Andrea Migliavacca, vescovo della nostra diocesi, e soprattutto tanti studenti delle scuole medie inferiori del comune, e l’alunno della classe IV E del liceo “G.Marconi” di San Miniato, Gabriele Frassi, scelto dagli insegnanti per vivere questa importantissima esperienza per il proprio interesse nei confronti dell’iniziativa, alla quale il liceo sanminiatese non voleva mancare. Gabriele Frassi ha parlato del pellegrinaggio con grande coinvolgimento e consapevolezza, dicendo che si tratta di un viaggio cheapre molto la mente e porta a ragionare su aspetti della vita spesso sottovalutati. Ha sottolineato di essere rimasto estremamente colpito dai luoghi visitati e dalle storie che sono state raccontate, tanto da pensare che tutti dovrebbero provare questa esperienza, perché permette di comprendere l’importanza dei valori antifascisti e di conoscere alcuni degli eventi che hanno portato alla nascita della nostra democrazia.Molti altri ragazzi hanno fatto sentire la propria voce per esprimere le emozioni provate durante il viaggio, sottolineando la necessità della memoria, indispensabile per costruire un mondo in cui non ci sia più spazio per nessuna forma di razzismo, intolleranza, sopraffazione. Particolarmente toccanti le parole di Laura Geloni, figlia dell’ex-deportato Italo Geloni, che dal padre ha ricevuto in eredità la convinzione che debba essere portata avanti, senza fermarsi mai, una costante attività che tenga viva la memoria, soprattutto tra i giovani, perché capiscano che occorre impegnarsi e vigilare ogni giorno perché non si ripetano gli orrori del passato.