Quando a parlare è la poesia

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Studentessa ottiene il terzo posto al premio "Bertelli"

Domenica 11 novembre 2018 alle ore 15, si è tenuta, presso il Circolo Ricreativo e Culturale Piaggio a Pontedera, la cerimonia di premiazione del XXXI Concorso letterario nazionale giovanile “Roberto e Stefano Bertelli”.

Nella sezione C (poesia - per studenti delle scuole superiori), una nostra studentessa, Elena Riccioni, alunna della 3 I, si è classificata al terzo posto ex aequo, con una poesia intitolata “La fantasia”.

 La mia passione per la poesia” dice Elena “ è nata negli anni della scuola media e con il tempo si fa sempre più grande. Cerco di cogliere alcuni aspetti della realtà che ci circonda esprimendoli in versi semplici e di impatto immediato”.

Elena aveva partecipato la prima volta al Concorso Bertelli nel 2015, classificandosi seconda con un’ opera di narrativa per la sezione riservata agli alunni delle scuole medie di primo grado.

A giugno di quest’ anno ha deciso di mettersi di nuovo in gioco, questa volta con un testo poetico. La poesia di Elena, “La Fantasia”, come afferma la giuria, “scorre fluida con un linguaggio educativo ricco di immagini intimamente efficaci che danno un andamento delicato a tutto il testo, in cui i bambini hanno un ruolo centrale”.

Tutta la nostra scuola partecipa alla gioia di questo successo, condividendo un momento così significativo per Elena con grande soddisfazione ed orgoglio.

Alla giovane poetessa, che si è già fatta conoscere con le belle storie per bambini di “Vita da ricci”, arricchite con illustrazioni curate da lei stessa, vanno i nostri rallegramenti , e l’augurio che possa percorrere al meglio la strada che ha intrapreso, per realizzare tutte le proprie aspirazioni.

LA FANTASIA

La fantasia è l’ arma dei bambini,

un’ arma dolce, potente,

libera dal male, che 

li porta nei mondi più lontani,

in luoghi straordinari.

La fantasia è la luce della speranza, 

musica leggera sulle note

di una danza.

Le farfalle si rivolgono a lei

per dipingere le loro ali; 

i bambini le chiedono 

un pupazzo, 

da stringere fra le loro mani. 

Come un pittore, 

intento a dipingere 

sulla tela

l’ armonia dei suoi pensieri.

I bambini ammirano il

cielo,

lasciandosi trasportare

dalla fantasia e,

dai sogni leggeri.