STUDENTI ALL’OPERA!

Nel pomeriggio di Mercoledì 11 Dicembre 2019 la classe 5° B ed alcuni alunni della classe 3° D hanno assistito, al teatro dell'Opera del Maggio musicale fiorentino di Firenze, alla rappresentazione della Bohème, capolavoro di Giacomo Puccini in quattro quadri, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.
 
 
Si è trattato di una prova generale aperta agli alunni delle scuole ad un prezzo molto inferiore rispetto a quello ordinario ( solo10 euro!). Dopo una breve lezione introduttiva, curata dalle prof.sse Fabiana Nencini e agnese Bargagna per le rispettive classi, i ragazzi hanno avuto la possibilità di assistere ad una messa in scena veramente pregevole, capace di coinvolgere lo spettatore con un tuffo nel clima della Parigi ottocentesca, che fa da sfondo alla vicenda dei protagonisti.
Quello che viene proposto nell0opera è uno sguardo su «una vita gaia e terribile», quella dei bohémien. In una Parigi fredda e invernale quattro giovani artisti tirano a campare, con pochi soldi, ma godendosi la libertà di affrontare la vita in modo anticonvenzionale ed alternativo, accettando con spensieratezza ed allegria la povertà, prezzo della loro scelta di non piegarsi. In questo contesto l'intreccio tra due storie d'amore, quelle di Marcello con Musetta e Rodolfo con Mimi è l'occasione per mostrare anche il lato oscuro dell'amore: i litigi tra innamorati e le gelosie reciproche, ma anche le conseguenze drammatiche della povertà sulla salute di Mimì, malata di tisi, ed i sensi di colpa dell'innamorato Rodolfo, che si sente spinto a lasciarla andare perché possa trovare accanto ad un altro condizioni di vita più confortevoli, che possano far sperare in una sua guarigione.
L'amore, però, vince su tutto, e Mimì tornerà nell'umida soffitta di Rodolfo, per morire tra le sue braccia, confortata dalle affettuose premure degli amici.
Gli studenti hanno molto apprezzato questa esperienza, che è stata per la maggior parte di loro la prima occasione per aprirsi ad un tipo di spettacolo non molto conosciuto dai più giovani, quello della grande opera lirica, patrimonio straordinario che dà visibilità e lustro all’Italia nei teatri di tutto il mondo. Hanno, inoltre, avuto la possibilità di notare le
particolari tecniche che contribuiscono a rendere unica nel suo genere l’esecuzione lirica, come la presenza di monitor
posizionati in modo da permettere ai cantanti di vedere il direttore d’orchestra senza doversi voltare per guardarlo. Insomma hanno potuto comprendere come, oltre al valore dell’opera d’arte in sé, la messa in scena, anche nei suoi aspetti più pratici e concreti, sia parte essenziale della riuscita di uno spettacolo di questo tipo.
Da sottolineare il fatto che i ragazzi hanno accettato e gradito la proposta delle insegnanti, anche se si trattava di un impegno al di fuori dell’orario curricolare.
Questo è molto importante perché dimostra che la nostra scuola riesce a formare persone che sanno cogliere gli stimoli culturali che vengono loro offerti, non solo e non necessariamente nelle ore “canoniche”.
prof.ssa Fabiana Nencini